COME SI PROGETTA AL MEGLIO L’ILLUMINAZIONE DEL BAGNO?

Il bagno è un ambiente di servizio, spesso di dimensioni ridotte, che mixa funzionalità e relax ( e di conseguenza ATMOSFERA).
La tipologia di luce che si utilizza in bagno, può essere:
- luce diretta/posizionata – è la luce che si usa nella zona specchio/lavabo, diretta e molto funzionale per evidenziare alla perfezione quell’area offrendo la luce adatta per specchiarsi
- luce indiretta/diffusa – è la luce generale che illumina in modo uniforme tutto il bagno
- luce d’atmosfera – è quella che crea relax, atmosfera, può essere un sole faretto ad effetto wow che evidenzia una parete in pietra, o quel crea un effetto di interni particolare, o che magari evidenza una parete nelle doccia
Le prime due luci, quella diretta e quella indiretta sono indispensabili e ci devono essere entrambe per avere una luce ottimale nel bagno. La terza, quella d’atmosfera è una luce in più, che solitamente viene inserita dal designer di interni come chicca!
Vediamo ora nel dettaglio come illuminare il bagno.
QUALI CORPI ILLUMINANTI SCEGLIERE?
Le fonti luminose adatte al bagno sono:
- lampadari da bagno/sospensioni che devono avere la giusta altezza per illuminare bene l’ambiente
- luci integrate allo specchio, sono quelle luci che vengono vendute già nel pacchetto specchio, e rimangono quindi ancorate ad esso
- plafoniere – un po’ passate se pensiamo alle tendenze attuali, ma svolgono bene la loro funzione
- faretti direzionabili che possono essere messi sia nel cartongesso che in zona specchio
- strisce led (strip led) perfette perchè non si riscaldano e non creano problemi in ambienti umidi! Sono ottime nelle contro-pareti in cartongesso, o dietro lo specchio, o nelle travi a soffitto

COME ILLUMINARE LO SPECCHIO?
La ”zona specchio” è quell’area in cui la scelta della luce deve essere IMPECCABILE proprio come il trucco ad una serata di gala.
Una scelta molto efficace è quella di avere una luce che si propaga tutta attorno allo specchio (sopra, sotto e ai due lati nel caso degli specchi rettangolari, e tutta attorno alla circonferenza se si tratta di uno specchio tondo). Avere luci attorno allo specchio permette una visione del viso senza ombre, ben definita.

QUANTITA’ DI LUCE NECESSARIA?
La progettazione illuminotecnica studia la quantità di luce necessaria (né troppa né poca!) negli interni che si calcola il lumen (la cui unità di misura sono i lux).
Non sono calcoli che si possono fare come se facessimo un cruciverba, esistono programmi specifici per fare calcoli illuminotecnici ( DIALux è un software che lo fa!).
Quello su cui però dovremmo concentrarci è la FINALITA’ della luce all’interno del bagno.
A che scopo? Cosa dobbiamo ”vedere” o fare? Pettinarci, truccarci, fare una doccia in un’area illuminata, e così via. Ogni area e attività ha bisogno di una determinata luce.

I valori IP delle lampade
IP è l’acronimo di “Ingress Protection” o “International Protecting rating”. Indica il grado di protezione contro i solidi e la protezione dall’umidità e dall’acqua. L’acqua e l’elettricità non si mescolano bene, quindi è necessario un valore IP più elevato in questi spazi. Maggiore è il valore IP, più resistente all’umidità e all’acqua è la lampada. Più vicina a una fonte d’acqua, avrete bisogno di un valore IP più elevato. Questi valori si applicano alle lampade.
Valore IP minimo in bagno
- La zona 1 è la zona più vicina al bagno o alla doccia, fino a 225 cm sopra il fondo del bagno o della doccia, quindi c’è molta umidità e acqua e le lampade necessitano di un alto livello di protezione. IP65. L’illuminazione deve funzionare anche su 12V.
- La zona 2 è la zona direttamente sopra la cabina doccia, attorno al lavandino e intorno alla vasca da bagno. Questo è lo spazio fino a 60 cm dalla zona 1. Per questa zona, minimo IP44.
- Illuminazione nelle altre parti del bagno, quindi zona 3, che non ha contatto diretto con gocce d’acqua, ma dove la condensa potrebbe cadere, richiede un valore IP minimo di IP21.

QUALE TONALITA’?
La tonalità della luce non è tutta uguale (e fino a qui c’eravamo tutti non è vero?). Luce calda , luce fredda e luce neutra.
Questo si determina in gradi Kelvin. 3000 K è luce calda. Sopra i 5000 K si definisce luce fredda. 4000 K è luce neutra.
La differente temperatura altera anche i colori.
La gradazione consigliata per il bagno è una luce morbida, bianca, neutra. E’ una luce più rilassante, ma comunque molto funzionale.
La luce fredda nei bagni è adatta solo per situazioni in cui deve prevalere il fattore igienico: bagni d’ospedale o simili.
IL MIX TRA LUCE CALDA E FREDDA E’ SEMPRE DA SCONSIGLIARE! Sopratutto in bagno dove le metrature sono ridotte.

COME RENDERE LUMINOSO UN AMBIENTE SENZA LUCE NATURALE (ovvero un bagno senza finestre!)
Nel bagno, e in particolar modo nei bagni ciechi non finestrati, occorre sfruttare il potere dei materiali, delle finiture, e dei colori e la loro capacità di riflessione della luminosità.
Un materiale opaco rifletterà meno di un ambiente lucido. Queste scelte quindi sono parte determinante dell’effetto luminoso in un bagno.

Come illuminare il bagno senza commettere ERRORI?
Gli errori che si possono commettere, sopratutto alle prime armi, sono tanti! C’è il rischio di illuminare il bagno come lo stadio di San Siro. C’è il rischio di creare strane zone d’ombra allo specchio mentre vi osservate. Scegliere ad esempio un unico faretto sopra lo specchio che punti in basso, creando un cono d’ombra piccolo, e poco efficace.
Un altro errore che si commette, è quello di scegliere un’unica fonte luminosa per la luce diffusa, nei bagni lunghi e stretti. Occorre prevedere una doppia sorgente, in questo casa per riuscire a illuminare in modo ben distribuito.
Ma tranquillo, se sei ancora confuso, e non vuoi sbagliare, puoi chiedermi una consulenza QUI !
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