HOMEFULLNESS – MINDFULLNESS
Tendenza di stile nell’arredamento per tutto il 2022, anche nei primi mesi di quest’anno si consolida con il suo principio generatore della “Mindfulness” adattata all’interior design e all’home staging per le strutture ricettive.
Chiariamo il concetto di homefullness con poche parole. Questa tendenza ci insegna che si può essere felici con poche cose. Per “cose” si intende letteralmente oggetti materiali in genere, quindi anche mobili e complementi di arredo.
E se è vero che nessun luogo è come casa allora proviamo a pensare quanto sia importante riprodurre la stessa atmosfera alleggerita magari in una casa vacanza.
Ovviamente questo non significa canovacci a quadrettoni e mestoli di legno nelle cucine di appartamenti e case per locazioni brevi ad uso turistico, ma significa creare grazie agli arredi e ai complementi utilizzati nell’allestimento di una locazione turistica, degli spazi che ricreino l’atmosfera casalinga, accogliente e protettiva come solo uno spazio intimo in casa può fare.
Cura degli spazi e pulizia
E se finanche l’ “ordinatissima” Marie Kondo ha dato forfait all’ordine e all’organizzazione in casa dopo l’arrivo del terzo figlio, questi rimarranno i cardini dell’homefullness e di molti altri stili e tendenze a lungo nel tempo.
Stili che si fondono e possono ben rappresentare i principi dell’homefullness
A dimostrazione che nell’interior e nel redesign degli spazi nulla si inventa ma tutto si può creare è ricreare, anche questa tendenza può essere reminiscenza o alleata di uno stile che ha preso piede da più anni, quale il japandi, atto a fondere la cultura orientale degli spazi casalinghi e non, con tutti i principi dell’home wellness.
Quindi spazio a forme curve e accoglienti, spazio ai colori neutri e ai tessuti naturali, agli arredi e ai complementi “leggeri”, spazio a poche cose, ma necessarie e comode per vivere a pieno gli ambienti casalinghi.
Questo non significa rinunciare a oggetti o arredi che ci permettono di restare nella nostra “zona di comfort” perché per questo ci sono soluzioni interessanti come mobili salvaspazio quindi a scomparsa o nicchie che non interrompono spazi ingombrandone la fruibilità e che sicuramente continuano a narrare storie di vita quotidiane per non farci cadere nella banalità degli spazi.
Ultimo aspetto da trattare, ma non il meno importante è il concetto di spazio e spazialità degli ambienti. Pensare a specifici ambienti casalinghi o di strutture ricettive open ma ben definiti con strutture leggere quali tende, porte tessili e pannelli divisori, aiutano a non sentirsi isolati ma in continua connessione con tutti gli ambienti e le loro potenzialità.
Seppure oggi vogliamo sempre più spazi instagrammabili con colori fluo e generatori di like, la verità è che torniamo sempre negli spazi che ci hanno fatto stare bene, ci hanno accolti e coccolati con forme morbide e toni di colori appropriati all’esperienza di home wellness.