In occasione della Pris Design Week >>> Maison et Object Paris 7-11 september 2018
La fiera del design Maison et Object Paris è fonte di grandissima ispirazione per tutto il mondo dell’ interior.
Capace di dettare le tendenze di design e home decor, Maison et Object presenta padiglioni riguardanti arredi, tessuti, accessori, profumi, articoli per la tavola e per bambini.
Grazie alla la collaborazione con François Delclaux, fondatore dell’agenzia Un nouveau air, e Jean-Luc Colonna d’Istria, cofondatore del concept-store Merci, la fiera è riorganizzata in una formula messa a punto sulle esigenze dei visitatori.
Ovvero, la casa e l’oggetto.
«Non una rivoluzione, ma un’evoluzione», dice Philippe Brocart, direttore generale di SAFI, la società che organizza la fiera.
«La nuova disposizione del Salone segue criteri concreti con lo scopo di rendere l’offerta più leggibile e più accessibile a tutte le categorie di visitatori, progettisti e buyers».
Infatti l’allestimento degli spazi per questa edizione è stato pensato come la piazza di un villaggio, a misura d’uomo.
Molto più fruibile in questo nuovo ” concentrato”, più denso, ma che favorisce al tempo stesso convivialità, scoperta, interazione, scambio.
All’ingresso del padiglione 5A, all’incrocio del nuovo circuito tra il polo per la casa e quello per l’oggettistica, andranno in scena l’Espace d’Inspirations e il Cafè-Libreria dedicati al tema «Virtuous».
«Abbiamo bisogno di soluzioni alternative, che prendano la direzione di un modello di crescita diverso e di modalità di consumo diverse», spiega il direttore.
L’obiettivo è rispondere alle esigente di un consumatore sempre più informato e sensibile ai temi della sostenibilità dei prodotti: la tutela dell’artigianato, il riciclo e i materiali alternativi, la tracciabilità e la dimensione sociale ed equa di ogni manifattura.
Sono più di 600 i nuovi brands!
Ma il focus è sui talenti emergenti del Libano!
Giungono infatti alla terza edizione i Rising Talent Awards che a settembre celebrano la nuova scena creativa del Libano, «un paese in piena effervescenza artistica e ponte tra Occidente e Oriente», spiegano i membri della giuria.
«La caratteristica essenziale del design libanese è la molteplicità delle sue influenze.
Qui non c’è nessuna dominante culturale, nessun patrimonio industriale, e quindi nessuna “ideologia” funzionale, formale o di altro genere. Questo crea uno spazio di libertà piuttosto interessante», afferma il designer Marc Baroud, direttore del dipartimento di design all’Accademia delle Belle Arti Libanese.
«Questa nuova generazione ha il tratto comune dell’ottimismo. C’è in Libano un’urgenza di vivere e celebrare la vita quotidiana, una certa cultura del piacere e dell’oggetto come narrazione».
Ma tra tutti spicca un nuovo designer: Ramy Fischler, Designer of the Year M&O Settembre 2018
Formatosi all’ENSCI e presso lo studio di Patrick Jouin , il designer belga ha fondato la sua agenzia, RF Studio, a Parigi nel 2012.
Animato da un approccio eclettico, Fischler è affascinato dal modo in cui le discipline più diverse possono concorrere alla riuscita di un buon progetto.
Tra i suoi progetti più recenti, Refettorio Paris, ristorante solidale dedicato ai senzatetto e ai rifugiati, ideato dallo chef italiano Massimo Bottura.
Nella location unica della cripta della chiesa della Madeleine, il designer ha impiegato materiali da costruzione riciclati per allestire arredi su misura.
In cantiere, la scenografia dell’Amleto firmata da Cyril Teste che sarà rappresentata a dicembre all’Opéra Comique di Parigi, e l’allestimento della sezione Pour l’Intelligence de la main per la Fondazione Bettencourt Schueller nell’ambito della mostra Homo Faber che aprirà a settembre presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia.