Il recupero è una buona idea per dare una risposta personale
Nell’ultimo decennio è in continuo aumento la sensibilizzazione verso l’ecosostenibilità, si sente spesso parlare di stili di vita sostenibili e di approcci ecologici a vari aspetti della nostra vita. Si parte dai piccoli gesti come ad esempio:andare a lavorare in bici o a piedi invece che in macchina, utilizzare una borraccia riciclabile invece che le bottiglie di plastica, utilizzare detersivo biodegradabili, solo per fare qualche esempio, piccoli gesti quotidiani. Ma si parla anche sempre più spesso di fonti rinnovabili, come ad esempio ecosostenibilità domestica oppure automobili ibride. Si parla di impianto fotovoltaico che permette di gestire un’abitazione senza l’uso di energie non rinnovabili. Le innovazioni sono tante e continue e vengono accolte con maggiore interesse soprattutto dalle generazioni più giovani.
Perciò anche il mondo del design si è posto delle domande, e la risposta data dalle aziende è sempre più concreta. Educare i designer di domani alla corretta progettazione sostenibile perché qualunque settore può e deve diventare più sostenibile con la giusta progettazione

Il primo passo delle aziende è stato verso una produzione green ad impacco zero attraverso impianti di depurazione per ridurre le emisioni di CO2 durante il ciclo produttivo.La secondo invece è stato verso l’utilizzo di materiali eco. Come:
- legni riciclati o legni ecosostenibili certificati CE e FSC. Infatti in altri Paesi il legno dopo il consumo viene prevalentemente bruciato per produrre energia , in Italia si tende al riciclo e riuso.
La filiera italiana del LegnoArredo è la migliore per percentuali di riciclo. Il legno raccolto viene riciclato all’interno della filiera i pannelli sono costituiti quasi totalmente da legno recuperato.
- Tecnopolimero termoplastico riciclato al 100% ricavato da materiale di accantonamento puro non contaminato da altri materiali. E’ stata la risposta della più grande azienda di design plastico, Kartell.
- Utilizzo di fibre naturali come canapa, cotone e lana bio, lino e juta.
Fibre vegetali completamente ecologiche, biodegradabili, riciclabili.Un ottimo prodotto dal punto di vista della sostenibilità ambientale perché la loro coltivazione non richiede l’impiego di prodotti chimici concimanti.
C’è chi invece sente l’ecosostenibilità come fattore principale per la propria attività, e dimostra una forte sensibilità verso questo pensiero.
Come :
- REWOOD (https://www.rewood.it/it/)dice di sé “azienda storica di tradizione legata alla produzione di mobili in legno, che negli ultimi decenni si è orientata sempre più verso la tutela della natura e scegliendo di produrre articoli prevalentemente con materiali di recupero, selezionando e riportando a nuova vita il legno, su cui il tempo ha lasciato i propri unici e inimitabili segni”.

- STAYGREEN (https://www.staygreen.it/it/materiali/)lavorano invece con la cellulosa, dicono di se”i prodotti della collezione, grazie a una ricerca rigorosa e nel pieno rispetto della natura, sono realizzati in cellulosa strutturata composta da percentuali miste di fibra di legno, carta riciclata e colle naturali ricavate dall’amido dei piselli. Rifinita esternamente in “Solid Green”, tecnica brevettata da Staygreen per la realizzazione di un prodotto completamente ecologico.”

- SAN PATRIGNANO ( https://designlab.sanpatrignano.org/it/falegnameria) Design Lab, la loro filosofia è ridare vita creando oggetti di design recuperando materiali naturali, utilizzano le botti “finite” dalla lavorazione vinicola e realizzano altro, paraventi, tavolini, sedute, librerie, vassoi e molte altre idee grazie alla creatività di diversi design.

- AFFRESCHI & AFFRESCHI (https://www.infoaffreschi.com/concept/)realizzano carta da parati uniche nel suo genere, infatti hanno resistenza al fuoco e all’acqua, antibatteriche, assorbono il suono. Inoltre grazie alla sua composizione a base di materie prime naturali, l’intonaco da parati Affreschi & Affreschi è un materiale sano, prodotto nel rispetto delle normative europee, tra le più severe al mondo in materia di salute e ambiente e dotato di tutte le certificazioni richieste per l’applicazione in ambienti residenziali e commerciali.

- REVERSE (https://www.reverse.design/) la loro unicità è data dalla sostenibilità, acquisto a km 0, e zero sprechi. Dicono di sé:”riutilizziamo i nostri scarti:ogni anno utilizziamo gli scarti di legno vergine per la produzione di calore nell’impianto di riscaldamento del nostro laboratorio, presso la nostra sede; acquistiamo a km 0: il 95% dei nostri fornitori, in termini di valore acquistato, è entro i 50 km di distanza dalla nostra sede. Non sprechiamo:abbiamo un sistema di acquisti molto oculato, che non prevede scorte e quindi l’approvvigionamento è sempre relazionato alle commesse approvate, sia per le materie prime, che l’energia o qualsiasi altra risorsa utile”. Inoltre hanno anche un pensiero sociale infatti nel 2016 hanno creato REVERSE IN un laboratorio di falegnameria gestito all’interno della Casa Circondariale di Montorio, a Verona. Reverse IN è l’occasione di un gruppo di detenuti di misurarsi con l’impegno, l’obiettivo, il tempo finito e la precisione.

Questi sono alcuni esempi di come il recupero è importante e che se guardato con spirito di creatività può diventare altro, e non un semplice rifiuto.
Possiamo prenderne spunto? Possiamo fare anche noi qualcosa?
Certo, nel nostro piccolo possiamo dare attenzione a quello che ci circonda e rivalutarlo. Se ti capita per esempio, di dover disfare la casa dei tuoi nonni, è un buon momento per pensare di recuperare qualcosa. Molto spesso nella casa dei nostri nonni troviamo arredamenti di buona qualità. Allora fermati un attimo guarda bene tutto…i tuoi occhi devono essere pronti per comprendere, e devi pensare: “Quali oggetti posso recuperare?”
Recupera:
- delle vecchie cassette della frutta, e potrai realizzare un originale libreria;
- il comò, togli la specchiera e realizza un originale mobile per l’ingresso;
- una madia e realizza un mobile contenitore per il bagno;
- una valigia e realizza un comodo pouf.
