Come l’architettura rurale diviene sempre più un’architettura ambita

“Quando vieni al Sud piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai”

Divenuta oramai una famosa citazione, chi viene al Sud riesce sempre ad emozionarsi, non solo quando si riparte ma persino quando si approda.

– L’Architettura di campagna

Architettura salentina: i muretti a secco

Grazie all’utilizzo della pietra leccese e dei muretti a secco, insieme alla loro tecnica costruttiva, l’architettura Salentina è sempre più apprezzata anche dagli “stranieri”. Da un recente studio si evince, infatti, che proprio in Puglia sono tantissimi, in particolare, gli inglesi, i tedeschi e i francesi, ad investire nel settore immobiliare. Ma scopriamo insieme il perchè.

Il più grande valore del progettare è quella capacità di cercare ad ogni modo di recuperare e conservare lo stato dei luoghi e il tutto deve risultare in perfetta sintonia con l’ambiente circostante. Ciò però, spesso e volentieri non è un lavoro per nulla semplice, perchè manufatti di antica costruzione potrebbero riservare lacune dal punto di vista strutturale. L’elemento chiave diventa così la sensibilità nella cura e nello studio del progetto. L’intera pianificazione infatti, deve essere sviluppata sulla base di un pensiero sensoriale. 

Ma cosa si intende esattamente per progetto sensoriale? 

E’ quel luogo  in cui l’atmosfera generale  è morbida, accogliente e pacata. Un ambiente che riesce a soddisfare e ad amalgamare tutti e cinque i sensi, riportando anche all’interno profumi e sensazioni che riproducono l’ambiente esterno naturale  e caratteristico; divenendo un’esperienza emozionale autentica. Sostanzialmente è questo che rende questa architettura unica nel suo genere e particolarmente apprezzata.

L’ARCHITETTURA DELLE PAJARE 

Un’architettura antica e rurale 

La pajara, realizzata con la tecnica della pietra a secco, per il Salento è simbolo di architettura integrante della cultura e della tradizione. Le origini di queste costruzioni sono molto antiche e sono nate dalle esigenze da parte dei contadini, utilizzate  per il riposo dopo il lavoro o come riparo nelle ore più calde della giornata.  Proprio per queste ragioni sono costruite con mura molto spesse tanto da garantire la temperatura interna sempre fresca. Queste tipiche costruzioni  sono un vero e proprio gioiello architettonico che si adattano perfettamente al territorio,  tanto che nel 2018 divengono patrimonio dell’UNESCO.

Già da ormai molti anni, queste costruzioni sono divenute delle vere e proprie abitazioni estive oppure sono state contestualizzate  all’interno di strutture ricettive, come agriturismi o masserie. Molti di coloro che si recano in Salento sono affascinati all’idea di affittare e di soggiornare in una pajara, in quanto rendono il paesaggio particolarmente suggestivo.

MA COME ARREDARE UNA STRUTTURA RURALE IN MODO ELEGANTE E CONTEMPORANEO CONSERVANDONE LA PROPRIA IDENTITA’?

Rendere queste costruzioni funzionali ed eleganti dando la giusta personalità nel rispetto della loro testimonianza storica, non è un compito per niente semplice ma è necessario far sì perche resti un’architettura autentica e così ambita. 

Spesso molte pajare sono protette dai Piani Paesaggistici Regionali e, quindi una ristrutturazione non potrà avvenire se non prima si ottiene un’autorizzazione paesaggistica. Proprio nel rispetto dell’identità, in genere, non è consentito nella ristrutturazione utilizzare materiali differenti rispetto il tufo, calcestruzzo e tavelle. Altri elementi consentiti all’esterno potrebbero essere invece, i pergolati in legno. Per gli infissi è bene che i profili esterni siano in ferro o legno con colori chiari, tono su tono. Mentre per i pavimenti l’ideale potrebbe essere la pietra di Fasano e, la pietra di Trani per le piastrelle della cucina o dei bagni.

Parte dell’arredo è spesso ottenuta grazie ai mobili in legno naturale realizzati da artigiani locali, si tratta quindi di pezzi unici. Ecco come un’ottima scelta diventa quella di considerare elementi di arredo leggeri dalle linee minimal e semplici, in legno, vetro, rattan o vimini con colori chiari e qualche accenno al rosso o al colore ocra, che in parte richiamano i colori delle sfumature delle pietre. 

Il legno abbinato alla pietra: Villa Le Serre

All’esterno un’ottima soluzione, per ombreggiare gli spazi, è quella di adottare tendaggi di colore bianco caldo e in tessuto leggero, in modo da creare movimenti sinuosi provocati dal venticello, che sarà in grado di rendere l’ambiente ancora più scenografico.

Tendaggi e zone d’ombra: Villa Le Serre

Uno studio attento deve essere riservato all’illuminazione, posizionata per mettere in risalto i punti più particolari e strategici, attraverso  fasci di luce calda  proiettati in direzione delle aperture, dal basso verso l’alto.                                                                                           

All’interno, la strategia da adottare è la stessa, lampade da parete o a sospensione in ferro o in vetro. La luminosità, le nuance dei colori tenui e i tipici dettagli mediterranei regalano particolare fascino e magia.

I dettagli di queste strutture devono necessariamente essere messi in risalto, ovvero se all’interno sono presenti tracce di archi o nicchie potrebbero essere utilizzate come veri e propri complementi di arredamento. Possono essi infatti, divenire utili come armadi piuttosto che come testate del letto. Queste ultime sembrano essere divenute ormai oggetto di spiccata originalità in molte abitazioni, realizzate in differenti forme. Se pensiamo alla testata del letto, uno stile rustico piuttosto riproposto è quello del legno intagliato, quasi come fosse ricamata e che ne richiama gli antichi centrini delle nonne. 

L’utilizzo delle nicchie: Villa Le Serre

Lo stile dell’abitazione nel complesso risulta quindi sobrio, naturale, con la prevalenza di materiale ligneo e l’utilizzo di materiali locali, in grado di creare uno stile personalizzato, elegante, ricercato ma soprattutto autentico nel pieno rispetto della propria identità.

Villa “Le Serre”, Pescoluse – foto di Salentobook.it

E a voi piacerebbe sognare nel pieno relax di una pajara, immersi nel verde? 

Articolo di Erica Quaranta

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